Tutte le Società mediche italiane ritengono che sia giusto interpretare le richieste del paziente e le necessita degli operatori in relazione a protocolli di carattere medico e chirurgico e di chiarire quelli che sono o che saranno i percorsi da affrontare, le aspettative, i decorsi, le cure e le insidie che si nascondono dietro ogni terapia.
La Società Oftalmologica Italiana (SOI) ha elaborato sia delle Linee Guida sia i moduli di Consenso Informato che regolamentano e definiscono i criteri per lo svolgimento delle principali attività dell'oftalmologo. Il consenso informato rappresenta lo strumento attraverso il quale vengono condivise le informazioni con il paziente circa l'intervento cui deve essere sottoposto e, raccolto il suo consenso a procedere.
Presuppone dunque due momenti distinti anche temporalmente, quello informativo e poi quello del consenso vero e proprio. Il Consenso Informato è costituito da una duplice documentazione:
1) La Scheda informativa specifica dell’intervento (sul sito ufficiale http://www.soiweb.com li troverete distinti per patologia), in cui vengono evidenziati: la procedura di esecuzione, il post trattamento, vantaggi e/o svantaggi, eventuali rischi e complicanze.
2) l’Atto di Consenso che, resta il medesimo per tutte le schede informative, e non necessità di alcuna specificità legata al trattamento.
Le linee guida SOI sono state messe appunto dal proprio comitato tecnico scientifico per determinare eventuali responsabilità professionali a chi non si dovesse attenere a quanto prescritto per il buon andamento della pratica chirurgica, uno strumento che si aggiunge a tutti quelli usati dal vostro oculista creato per migliorare la qualità di tutte le prestazioni mediche e a tutelare paziente e specialista durante il loro rapporto.
Le linee guida da seguire non sostituiscono nessuna scheda ambulatoriale o di ricovero di un paziente ma, diventa parte integrante di un flusso informativo che consenta di rilevare e comunicare quante più informazioni possibili.
La società SOI si occupa di molteplici aspetti nell’ambito dell’oftalmologia e oltre a vigilare sui requisiti TECNOLOGICI e organizzativi, volti a garantire un assistenza di qualità, si occupa di difendere la valutazione dei costi che attraverso il DRG nazionale remunerano le strutture che praticano oftalmologia.
Attualmente per il SSN il peso medio nel valutare dell’intervento di cataratta è equivalente a quello per la estrazione di un molare: 0,444.
La SOI è determinata nel far rivedere, nelle sedi opportune, il valore da attribuire alla chirurgia della cataratta sulla base della sua elevatissima complessità e delicatezza per ottenere un adeguamento della tariffa.
Nella tariffa, come pensare in questo momento ad una quota legata all’ADEGUAMENTO TECNOLOGICO E STRUMENTALE?
Sulla base di queste premesse la SOI sta valutando di avviare uno studio nazionale per la valutazione dei costi della cataratta standard e i costi con la previsione dell’introduzione delle tecnologie innovative con il fine di proporre una tariffa per “intervento di cataratta con l’ausilio di alte tecnologie” che, da preliminari risultanze dello studio in corso, aggiuntivi rispetto ai valori attuali del DRG che ricordiamo essere circa 1000€ omnicomprensivo.
Negli ultimi anni la riduzione della spesa sanitaria ha generato negli amministratori l’esigenza di ridurre i costi ma, è importante che la riduzione del prezzo dei dispositivi in oculistica non debba orientare le scelte dei presidi sanitari (ospedali e cc convenzionate) verso prodotti che possono rilevarsi di scarsa qualità con la conseguente possibilità di risultati non ottimali dell’intervento.
Inoltre, l’innovazione deve essere garantita soprattutto in un settore nel quale GLI STRUMENTI E LE ATTREZZATURE giocano un ruolo di straordinaria importanza nel garantire risultati sempre migliori da un punto di vista qualitativo: l’introduzione delle lenti multifocali e del laser a femtosecondi, ad esempio, possono rivoluzionare l’approccio all’intervento di cataratta e non possono esserne sottaciuti i vantaggi o essere prerogativa unica dei centri privati.