Palpebre e Calazi

Palpebre e Calazi

 
 
Il calazio è una cisti localizzata nella palpebra dovuta all'infiammazione cronica di una ghiandola a causa dell'ostruzione del dotto escretore della stessa.
L’ostruzione di questa ghiandola può derivare, in soggetti predisposti, proprio dal secreto dello strato oleoso delle lacrime. Il calazio può insorgere come cronicizzazione di un infiammazione ghiandolare. Quando un calazio raggiunge grosse dimensioni può provocare astigmatismo e fastidio all’occhio a causa della pressione esercitata attraverso la palpebra.
Il calazio si presenta come un rigonfiamento all'interno o sul bordo della palpebra e generalmente è indolore almeno alla sua comparsa. In alcune circostanze si può formare una crosta sul bordo esterno del rigonfiamento provocando dei piccoli fastidi all'occhio causato dallo sfregamento. Quando il calazio tende a ingrandirsi e non si risolve spontaneamente e quando nonostante sia stato trattato, tende a ripresentarsi, occorre ricorrere ad una appropriata dieta alimentare povera di grassi ed alcol.
A differenza di un orzaiolo, che è un'infiammazione acuta, il calazio risulta meno doloroso e, solitamente, regredisce spontaneamente nel giro di un mese o in casi più gravi, può scomparire completamente dopo mesi. La principale terapia   medica consiste in modificazioni dietetiche, in particolare nell'evitare gli insaccati ed altri cibi ricchi di lipidi. Nel calazio in fase iniziale, l'applicazione di bende tiepide e il massaggio della cute sovrastante il calazio aiutano la regressione spontanea, favorendo la liberazione del dotto escretore. La terapia medica viene praticata con la somministrazione di qualche pomata specifica che aiuta la pulizia del dotto escretore.
Si interviene chirurgicamente rimuovendolo quando il calazio non regredisce o quando insorgono complicanze, generalmente con un'incisione all'interno della palpebra dopo aver effettuato un anestesia locale. Per evitartene l’insorgenza si raccomanda, soprattutto nei soggetti predisposti, di mantenere puliti i dotti escretori delle ghiandole di Mielomi con una detersione più accurata delle ciglia e delle palpebre con garze imbevute di acqua calda.